domenica 30 giugno 2013

San Giovanni degli Eremiti

Nei giorni scorsi ho acquistato un blocco di cartoncini ruvidi,ed oggi li ho provati.
A differenza del passato,ho preso la buona abitudine di provare il materiale nuovo
tentando di fare un disegno,e non semplici scarabocchi.Così ho disegnato uno scorcio
della chiesa di San Giovanni degli Eremiti.Un capolavoro di arte Normanna .  




venerdì 28 giugno 2013

La Lista di Lele


I miei Gatti

Fia sulla yucca

                                                               SuperBobby
                       
                                                          Quando erano 4

                                                                           siesta

                                                                   pennichella

mercoledì 26 giugno 2013

Hachikō

Al ritorno da un viaggio in Trentino,ispirato da un’oca vista e fotografata al parco naturalistico di Spormaggiore, avevo disegnato Hachi in varie colorazioni.A differenza dei nomi Badit e Barnie che “inventai”di getto in periodi  e per motivi differenti,il nome Hachi mi fu suggerito 
Trae spunto da questa bellissima storia di cui riporto la parte iniziale di Wikipedia 
Hachikō (ハチ公?) (Ōdate, 10 novembre 1923  Shibuya, 8 marzo 1935) fu un cane di razza Akita, divenuto famoso per la sua fedeltà nei confronti del padrone, Hidesaburō Ueno. Dopo la morte di Ueno il cane si recò ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo, invano, alla stazione in cui l'uomo prendeva il treno per recarsi al lavoro.
La vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca e ben presto Hachikō divenne, in Giappone, un emblema di affetto lealtà. Nel 1934, al fedele animale fu dedicata una statua e, negli anni, la sua storia divenne il soggetto di film e di alcuni libri. Conosciuto anche come Chūken Hachikō (忠犬 ハチ公,? letteralmente cane fedele Hachikō), il suo vero nome era Hachi, che in giapponese significa "otto", numero considerato beneaugurante (il suffisso "kō" è usato come vezzeggiativo).




sabato 22 giugno 2013

Gay Pride - Palermo 2013

...lo "sfondo nero" può aspettare,posto questo disegno che mi sembra adatto
 a sintetizzare il "Gay Pride" appena concluso."notte.

Tre Sfondi Neri

Tra le tante "fisse",per ora domina lo sfondo nero.
Passerà anche questa.A proposito, vado a tuffarmi
 nello "sfondo nero"anch'io. Buonanotte.




Assalto alla diligenza

Ho fatto una scansione migliore della precedente di questo acquerello


Bobby


martedì 18 giugno 2013

Cavalletto e Tela

Qualche mese fa ho acquistato un cavalletto dove ho posizionato una tela 
di grandi dimensioni.La tela è sempre lì ed è sempre bianca.In compenso
 li ho disegnati spesso.


lunedì 17 giugno 2013

Patti Smith - Gloria

Siamo giunti alla terza puntata della ditta " Black & Badit " per la rubrica :Una Canzone,
una Storia.Sorvolo sull'organizzazione logistica della suddetta ditta.Per intenderci,Totò e Peppino,Stanlio ed Ollio, I Blues Brothers non sono arrivati ai nostri livelli di imbranamento,
 surreale incomunicabilità e ilarità.Bene,siamo sulla strada giusta,vedo una luce in fondo
al tunnel...ma temo che sia un treno. Maggiori dettagli li fornirà il"Killer" stasera...sempre se ci siamo capiti :) 


GLORIA - PATTI SMITH
Quando nel 1975 Patti Smith pubblica il suo disco d'esordio, Horses, una nuova 
stagione musicale sta nascendo. Di lì a poco arriverà lo tsunami punk, di cui la 
"sacerdotessa del rock", incarnandone in pieno la nascente forza propulsiva, 
verrà riconosciuta, per suoni e per attitudine, come una delle figure maggiormente 
ispiratrici. Horses è un disco spigoloso, in cui la rabbia supera abbondantemente
 il livello di guardia e le composizioni parlano un linguaggio artistico che non ha
 più nulla di convenzionale. La Smith sovverte completamente anche l'approcio
 al cantato : la sua voce totalmente amelodica declama versi invece di cantare 
canzoni. Nella celebre copertina, inoltre,  Patti scimmiotta una posa di Frank 
Sinatra, come a voler dissacrare anche esteriormente ogni collegamento con il 
passato e la tradizione musicale più ingessata. Un'iconoclastia che riflette alla 
perfezione il contenuto incendiario, e da questo momento in poi, anche seminale, 
delle otto canzoni in scaletta. La prima di queste si intitola Gloria ed è la cover
 di un vecchio pezzo dei Them di Van Morrison. La Smith resta fedele all'impianto
 musicale della composizione, ma ne modifica invece il testo, inserendo 
quell'incipit fulminante  ("Jesus died for somebody's sins but not mine" – Gesù è 
morto per i peccati di qualcuno, ma non per i miei) che apre la stagione dell'anti
cultura e farà storcere il naso a più di un baciapile bigotto. E’ la rivoluzione
del punk, baby, che a poco a poco prepara il suo ingresso sferragliante nel mondo
 della musica rock, radendo al suolo con selvaggio furore tutto quello che solo
 poco prima veniva dato per scontato.



Il testo della canzone, nella versione originale di Van Morrison, ovviamente non
ha proprio nulla a che vedere con Gesù, la chiesa e il taglio vagamente mistico
dato ai versi dalla Smith. Anzi, a dire il vero, la storia di Gloria è quella di
 una ragazza che arriva nel cuore della notte per dispensare sesso e lussuria 
("Yeah, she comes around here Just about midnight Makes me feel so good 
Lord" – Lei passa di qui proprio verso mezzanotte e mi fa sentire così bene ).



 La canzone è così smaccatamente carnale, che quando ci mette mano un altro Morrison, 
Jim,leader dei Doors, non si limita ad ammiccare e insinuare, ma trasforma il testo
nel resoconto nudo e crudo di una maratona sessuale ("Now you show me your thing
 Wrap your legs around my neck, Wrap your arms around my feet, yeah Wrap your h
air around my skin I'm gonna huh, right, ok, yeah" - Adesso mi fai vedere la tua
cosa/ Metti le gambe attorno al mio collo /Metti le braccia attorno ai miei 
piedi/ Metti i tuoi capelli sulla mia pelle...) . 



Qual è il segreto del successo di questo brano che in tanti, anzi in tantissimi 
(Patti Smith, Doors, Tom Petty, Bruce Springsteen, Ac/Dc, U2, David Bowie, etc),
si sono decisi a coverizzare ? Il segreto, guarda un pò, è la semplicità : come
molti classici del rock, Gloria (scritta da Van Morrison nell’estate del 1963) 
è di una banalità imbarazzante. Così semplice da suonare, che anche un chitarrista 
alle prime armi ci mette il tempo di un respiro a impararla; così semplice, 
che il noto giornalista e umorista americano, Dave Barry, con sagace competenza, 
arrivò a scrivere, sulle colonne del Miami Herald, che "se butti una chitarra 
giù dalle scale, ti suona da sola Gloria, dal primo all’ultimo gradino ".


giovedì 13 giugno 2013

Il ponticello

Questo non si può dire che sia in una buona cornice e risale alla notte 
dei tempi.I miei primi anni di liceo.


Yucca con riflesso

Oggi mi sono deciso a fotografare alcuni lavori.Ho sempre rimandato per via dell'inevitabile
riflesso che il vetro produce.Forse riproverò in seguito.A questo lavoro a china e acquerello
sono molto legato,risale al 1993 e la yucca esiste ancora ed ha prodotto altre piante.
E' di grandi dimensioni ( cm.80 x 100 ),ed ha una bellissima cornice in legno.   


Mutazioni Genetiche 2


martedì 11 giugno 2013

El Patio

Nei giorni scorsi mi era piaciuta una foto di un'amica spagnola.
La foto si intitola "el patio".Certi nomi in spagnolo hanno un suono bellissimo.
Oggi ne ho fatto un acquerello che dedico ad un'amica che compie gli anni. 


Coprifuoco gelaterie dopo le 24