sabato 31 dicembre 2011
venerdì 30 dicembre 2011
lunedì 5 dicembre 2011
sabato 22 ottobre 2011
domenica 19 giugno 2011
mercoledì 15 giugno 2011
domenica 29 maggio 2011
venerdì 25 marzo 2011
Illustrazione di Gianni Allegra
Questi sono i sette frammenti dell'illustrazione del maestro Gianni Allegra che hanno ispirato le
" Detective story" del primo concorso di scrittura creativa di "OpenBook"
" Detective story" del primo concorso di scrittura creativa di "OpenBook"
Il Sole e Le Nuvole: L'OpenBook raccontato da Franco Borghi
Il Sole e Le Nuvole: L'OpenBook raccontato da Franco Borghi: "Ecco l'intervista di Claudia Nobile per Csn 7 News a Franco Borghi a proposito della prima edizione dell'OpenBook Si è concluso il 28 feb..."
mercoledì 23 marzo 2011
Raccolta differenziata
Raccolta differenziata a Palermo,nel senso posta in luoghi differenti,il frigo qui,la tv lì,la lavatrice più in là...
giovedì 17 marzo 2011
Detective Story
1 Mara e Manuel
Mara guardava Manuel in silenzio e pensava che sarebbe stata per sempre grata alla sua
amica Iris.Era stata lei,il "Vulcano Iris",che l'aveva convinta ad iscriversi al corso
di tango.Lì aveva iniziato a muovere i primi incerti passi di danza con Manuel.
Penso'ai libri,altra sua grande passione e ripete',senza accorgersene, una frase di
Henry Miller "Cio che non e' sulla strada e'falso,derivato,vale a dire letteratura"
Mara guardava Manuel in silenzio e pensava che sarebbe stata per sempre grata alla sua
amica Iris.Era stata lei,il "Vulcano Iris",che l'aveva convinta ad iscriversi al corso
di tango.Lì aveva iniziato a muovere i primi incerti passi di danza con Manuel.
Penso'ai libri,altra sua grande passione e ripete',senza accorgersene, una frase di
Henry Miller "Cio che non e' sulla strada e'falso,derivato,vale a dire letteratura"
Detective Story
2 Mario il poeta
In paese "Mario il poeta" era ormai una istituzione.La "Performance serale" era
stata inserita nei depliants turistici.Ma questo,come tutti dicevano,non avrebbe
cambiato di una virgola il "rito"di Mario.
Ogni sera Mario,da piu' di 20 anni, prima del tramonto,si recava al molo,incontrando
spesso i pescatori di ritorno,rimaneva un po'a guardare il mare e al ritorno,nella
piazza principale,declamava la sua poesia
In paese "Mario il poeta" era ormai una istituzione.La "Performance serale" era
stata inserita nei depliants turistici.Ma questo,come tutti dicevano,non avrebbe
cambiato di una virgola il "rito"di Mario.
Ogni sera Mario,da piu' di 20 anni, prima del tramonto,si recava al molo,incontrando
spesso i pescatori di ritorno,rimaneva un po'a guardare il mare e al ritorno,nella
piazza principale,declamava la sua poesia
Detective Story
3 Irene e la foto
Irene si lascio'cadere sul morbido divano,stanca ma soddisfatta.La nuova casa era
pronta,arredata come lei intendeva viverla,semplice,calda,funzionale.Guardo'la grande
libreria illuminata dalla luce piena del sole.Si meritava una tazza di the e una
buona lettura.Lo sguardo si poso' su un libro di Elias Canetti,lo prese e vi trovo'
all'interno una vecchia foto di lei con il suo primo amore.Dopo qualche istante colmo di ricordi,paragoni,differenze,viaggi in tutte le dimensioni temporali,si avvio'in cucina pensando che,
in ogni caso,un libro ti da' sempre qualcosa.
Irene si lascio'cadere sul morbido divano,stanca ma soddisfatta.La nuova casa era
pronta,arredata come lei intendeva viverla,semplice,calda,funzionale.Guardo'la grande
libreria illuminata dalla luce piena del sole.Si meritava una tazza di the e una
buona lettura.Lo sguardo si poso' su un libro di Elias Canetti,lo prese e vi trovo'
all'interno una vecchia foto di lei con il suo primo amore.Dopo qualche istante colmo di ricordi,paragoni,differenze,viaggi in tutte le dimensioni temporali,si avvio'in cucina pensando che,
in ogni caso,un libro ti da' sempre qualcosa.
Detective Story
4 La libreria
Una volta a settimana,appariva,si dirigeva al reparto dell'esoterismo e dopo qualche istante tornava alla cassa con un libro.Andava via lasciandosi dietro una lieve scia di profumo indefinito,qualcosa di simile all'incenso.Un giorno si fece attendere piu' del solito,decisi di andarla a cercare al reparto ma non la trovai.Era sparita.Trovai un libro poggiato per terra,lo raccolsi e lo portai via con me .Non la vidi mai piu',ma ogni volta che apro il libro mi sembra di sentire quel profumo particolare
Una volta a settimana,appariva,si dirigeva al reparto dell'esoterismo e dopo qualche istante tornava alla cassa con un libro.Andava via lasciandosi dietro una lieve scia di profumo indefinito,qualcosa di simile all'incenso.Un giorno si fece attendere piu' del solito,decisi di andarla a cercare al reparto ma non la trovai.Era sparita.Trovai un libro poggiato per terra,lo raccolsi e lo portai via con me .Non la vidi mai piu',ma ogni volta che apro il libro mi sembra di sentire quel profumo particolare
Detective Story
5 Il professore M.X
Quando non era di lezione lo si vedeva andare su e giù per i corridoi con una pila di libri e una vecchia cartella.Le sue lezioni di storia erano fantastiche,aveva la capacita'di passare da un argomento ad un altro con leggerezza,passione e indubbia conoscenza.
Sapeva coinvolgere noi alunni nelle discussioni piu'varie .L'ultimo giorno di lezione ci disse:Nessuno vi puo'dare la liberta'.Nessuno vi puo'dare l'uguaglianza o la giustizia.Se siete uomini,prendetevela.
Quando non era di lezione lo si vedeva andare su e giù per i corridoi con una pila di libri e una vecchia cartella.Le sue lezioni di storia erano fantastiche,aveva la capacita'di passare da un argomento ad un altro con leggerezza,passione e indubbia conoscenza.
Sapeva coinvolgere noi alunni nelle discussioni piu'varie .L'ultimo giorno di lezione ci disse:Nessuno vi puo'dare la liberta'.Nessuno vi puo'dare l'uguaglianza o la giustizia.Se siete uomini,prendetevela.
Detective Story
6 Milena e la Grecia
La Grecia,per Milena,era stata una rivelazione
Uno di quei luoghi che trasmettono la particolare sensazione di sentirsi in armonia con il
cosmo.L'aveva conosciuta a seguito di un viaggio/fuga di fine storia.Nei suoi occhi era rimasto indelebile l'immobile splendore di alcuni paesini di soli due colori,azzurro e bianco.Vi era tornata per stabilirsi in una piccola isola.Leggeva i classici passeggiando nuda per la spiaggia.Sentiva di amare ,non piu' una persona,ma il mondo intero.
La Grecia,per Milena,era stata una rivelazione
Uno di quei luoghi che trasmettono la particolare sensazione di sentirsi in armonia con il
cosmo.L'aveva conosciuta a seguito di un viaggio/fuga di fine storia.Nei suoi occhi era rimasto indelebile l'immobile splendore di alcuni paesini di soli due colori,azzurro e bianco.Vi era tornata per stabilirsi in una piccola isola.Leggeva i classici passeggiando nuda per la spiaggia.Sentiva di amare ,non piu' una persona,ma il mondo intero.
Detective Story
7 Il contatto letale
"Se leggi 'sti giornaletti diventi scimunito"
Così il patrigno diceva al piccolo Tommaso quando lo vedeva intento a leggere i fumetti.Adesso che lo aveva trovato con dei libri era rimasto interdetto,rimuginava sospettoso.Era di un'ignoranza bestiale e se ne faceva vanto.Nella sua presunta materia grigia associava la cultura alla mancanza di virilita'.Morì sbattendo il capo,dopo essere inciampato su una pila di libri.
"Se leggi 'sti giornaletti diventi scimunito"
Così il patrigno diceva al piccolo Tommaso quando lo vedeva intento a leggere i fumetti.Adesso che lo aveva trovato con dei libri era rimasto interdetto,rimuginava sospettoso.Era di un'ignoranza bestiale e se ne faceva vanto.Nella sua presunta materia grigia associava la cultura alla mancanza di virilita'.Morì sbattendo il capo,dopo essere inciampato su una pila di libri.
giovedì 10 marzo 2011
Detective story
Ecco la Detective Story vincitrice della prima edizione dell'OpenBook
1) Alina scese dal bus. L'aria fresca le pizzicò le gote e le solleticò il naso. Era finalmente in Italia. Aveva il cuore pieno di sogni e la valigia colma di libri. Giacomo, diretto al solito bar per il solito espresso, restò abbagliato da quella bellezza algida e un po' sfatta. Le si affiancò e chiese se poteva trovarle un albergo. Lei sapeva che avrebbe dovuto stare attenta agli sconosciuti, ma era talmente stanca che avrebbe seguito Belzebù in persona se questi le avesse promesso un letto comodo su cui riposare. Guardò Giacomo e sentì affogare tutti i timori in quello sguardo cristallino.
2) Alina veniva da Stana de Vale, aveva studiato ma non era riuscita a trovare un lavoro che mantenesse lei e suo figlio Adrian. Così aveva preso la decisione più difficile della sua vita: lasciare il bambino ai nonni e partire in cerca di fortuna. Il giorno prima del viaggio avevano fatto una bella cena in casa e tutti avevano messo il vestito buono. Adrian aveva voluto indossare pure il cravattino verde, quello delle grandi occasioni. Prima di andare a dormire le era corso incontro chiedendole di raccontargli l'ultima fiaba. Addormentandosi le aveva detto di portare il libro con sé, per non annoiarsi durante il viaggio.
3) Giacomo portò Alina in giro per la città e le comprò pure qualche vestito. Una mattina di sole, mentre si dirigevano al Parco cittadino, Alina disse che era arrivato il momento di trovare un lavoro. Giacomo fece finta di non sentire e pestò il pedale dell'acceleratore. Alina non capì, tentò di protestare, ma lui sibilò tra i denti:”Ci penso io a te”. Giunti al parco stese la tovaglia sul prato, si sedette, invitò Alina a fare altrettanto e iniziò a mordere voracemente il suo panino. Non troppo lontano, una donna dai capelli rosso fuoco nascondeva lo sguardo curioso dietro un libro, e li osservava. Insistentemente.
4) “Il capo ti vuole vedere” disse una voce al telefono. Giacomo si vestì bene, si spruzzò addosso il suo profumo migliore e uscì. Il capo dell'organizzazione di cui faceva parte era Carmen, una bella donna sui quarantacinque che gestiva un giro di prostituzione pronto a soddisfare i voraci appetiti sessuali di mezza città. “Che accidenti stai facendo con quella rumena? Perchè ti pago? Per portarla in giro e comprarle i vestiti? Vedi di metterla nell'appartamento con le altre, spiegale come deve lavorare, qual è la sua percentuale e dille di non fare troppo la schizzinosa. Domani voglio i primi guadagni. CHIARO?!” .
5) Giacomo andò a prendere Alina ed in auto le spiegò cosa avrebbe dovuto fare. Lei pianse e gridò. Lui le disse di star calma, che era un lavoro come un altro e che sarebbe sempre stato nei paraggi, nel caso in cui qualche cliente si fosse comportato male. Le disse di farlo per Adrian e le disse pure che le voleva bene... Provò a prenderle la mano ma lei la ritrasse con uno scatto violento. Al residence, le presentò Carmelo, il “portiere” che svolgeva anche la funzione di contabile. Gli occhiali sul naso, i capelli unti, le mani sudate ed una giacca blu dall'intenso odore di naftalina. Consumati i rapporti, era a lui che i clienti lasciavano il denaro. Ed era lui che si occupava delle spartizioni secondo le percentuali definite da Carmen
6) Alina compie ogni sera i soliti gesti: chiama Carmelo il portiere contabile, gli chiede “quanti sono stasera?”, fa una doccia, apre l'armadio, cerca la lingerie più adatta, si butta sul grande letto pieno di pizzi e fronzoli e aspetta leggendo. TOC. Bussano. E' lui, un altro, l'ennesimo.-Come stai bene- dice Alina ammiccando,-Cosa vuoi fare stasera...?- Aggiunge passandosi la lingua sulle labbra. Le solite frasi. Il solito triste rito. Alina si sente la protagonista di uno squallido film, passa la notte a soddisfare i capricci altrui mentre durante il giorno resta chiusa in camera: la signora Carmen preferisce che non esca troppo, teme che possa fare qualche sciocchezza...
7) -La dobbiamo trovare!- urla Mario brandendo la pistola come se fosse l'invincibile excalibur. -Calma calma... E posa quell'arma!- lo redarguisce Carletto. Mario e Carletto sono i due tirapiedi di Carmen. Obbediscono ad ogni sua richiesta, desiderio, ordine. Oggi il loro compito è quello di uccidere Alina, la rumena portata due mesi prima da Giacomo. E' scappata dal residence. Non si sa come abbia fatto ad eludere la sorveglianza di Carmelo il portiere e di Giacomo stesso. Forse ad aiutarla è stato proprio lui. Carmen gli ha mandato gli scagnozzi a casa. Quello ha giurato di non saperne nulla, ma quando Mario ha capito che se anche fosse stato Giacomo a tradire non avrebbe mai parlato, gli ha sparato un colpo in pieno viso. Alina è in viaggio. Dorme. Sogna. Sente delle mani sconosciute che le frugano dentro, fino all'anima. Si sveglia madida di sudore. Si guarda attorno, capisce dov'è ed un sorriso dolcissimo le sboccia sul volto. Stringe il libro di fiabe e si riaddormenta, confusa tra sogno e realtà.
Eliana Eluz Polizzi
1) Alina scese dal bus. L'aria fresca le pizzicò le gote e le solleticò il naso. Era finalmente in Italia. Aveva il cuore pieno di sogni e la valigia colma di libri. Giacomo, diretto al solito bar per il solito espresso, restò abbagliato da quella bellezza algida e un po' sfatta. Le si affiancò e chiese se poteva trovarle un albergo. Lei sapeva che avrebbe dovuto stare attenta agli sconosciuti, ma era talmente stanca che avrebbe seguito Belzebù in persona se questi le avesse promesso un letto comodo su cui riposare. Guardò Giacomo e sentì affogare tutti i timori in quello sguardo cristallino.
2) Alina veniva da Stana de Vale, aveva studiato ma non era riuscita a trovare un lavoro che mantenesse lei e suo figlio Adrian. Così aveva preso la decisione più difficile della sua vita: lasciare il bambino ai nonni e partire in cerca di fortuna. Il giorno prima del viaggio avevano fatto una bella cena in casa e tutti avevano messo il vestito buono. Adrian aveva voluto indossare pure il cravattino verde, quello delle grandi occasioni. Prima di andare a dormire le era corso incontro chiedendole di raccontargli l'ultima fiaba. Addormentandosi le aveva detto di portare il libro con sé, per non annoiarsi durante il viaggio.
3) Giacomo portò Alina in giro per la città e le comprò pure qualche vestito. Una mattina di sole, mentre si dirigevano al Parco cittadino, Alina disse che era arrivato il momento di trovare un lavoro. Giacomo fece finta di non sentire e pestò il pedale dell'acceleratore. Alina non capì, tentò di protestare, ma lui sibilò tra i denti:”Ci penso io a te”. Giunti al parco stese la tovaglia sul prato, si sedette, invitò Alina a fare altrettanto e iniziò a mordere voracemente il suo panino. Non troppo lontano, una donna dai capelli rosso fuoco nascondeva lo sguardo curioso dietro un libro, e li osservava. Insistentemente.
4) “Il capo ti vuole vedere” disse una voce al telefono. Giacomo si vestì bene, si spruzzò addosso il suo profumo migliore e uscì. Il capo dell'organizzazione di cui faceva parte era Carmen, una bella donna sui quarantacinque che gestiva un giro di prostituzione pronto a soddisfare i voraci appetiti sessuali di mezza città. “Che accidenti stai facendo con quella rumena? Perchè ti pago? Per portarla in giro e comprarle i vestiti? Vedi di metterla nell'appartamento con le altre, spiegale come deve lavorare, qual è la sua percentuale e dille di non fare troppo la schizzinosa. Domani voglio i primi guadagni. CHIARO?!” .
5) Giacomo andò a prendere Alina ed in auto le spiegò cosa avrebbe dovuto fare. Lei pianse e gridò. Lui le disse di star calma, che era un lavoro come un altro e che sarebbe sempre stato nei paraggi, nel caso in cui qualche cliente si fosse comportato male. Le disse di farlo per Adrian e le disse pure che le voleva bene... Provò a prenderle la mano ma lei la ritrasse con uno scatto violento. Al residence, le presentò Carmelo, il “portiere” che svolgeva anche la funzione di contabile. Gli occhiali sul naso, i capelli unti, le mani sudate ed una giacca blu dall'intenso odore di naftalina. Consumati i rapporti, era a lui che i clienti lasciavano il denaro. Ed era lui che si occupava delle spartizioni secondo le percentuali definite da Carmen
6) Alina compie ogni sera i soliti gesti: chiama Carmelo il portiere contabile, gli chiede “quanti sono stasera?”, fa una doccia, apre l'armadio, cerca la lingerie più adatta, si butta sul grande letto pieno di pizzi e fronzoli e aspetta leggendo. TOC. Bussano. E' lui, un altro, l'ennesimo.-Come stai bene- dice Alina ammiccando,-Cosa vuoi fare stasera...?- Aggiunge passandosi la lingua sulle labbra. Le solite frasi. Il solito triste rito. Alina si sente la protagonista di uno squallido film, passa la notte a soddisfare i capricci altrui mentre durante il giorno resta chiusa in camera: la signora Carmen preferisce che non esca troppo, teme che possa fare qualche sciocchezza...
7) -La dobbiamo trovare!- urla Mario brandendo la pistola come se fosse l'invincibile excalibur. -Calma calma... E posa quell'arma!- lo redarguisce Carletto. Mario e Carletto sono i due tirapiedi di Carmen. Obbediscono ad ogni sua richiesta, desiderio, ordine. Oggi il loro compito è quello di uccidere Alina, la rumena portata due mesi prima da Giacomo. E' scappata dal residence. Non si sa come abbia fatto ad eludere la sorveglianza di Carmelo il portiere e di Giacomo stesso. Forse ad aiutarla è stato proprio lui. Carmen gli ha mandato gli scagnozzi a casa. Quello ha giurato di non saperne nulla, ma quando Mario ha capito che se anche fosse stato Giacomo a tradire non avrebbe mai parlato, gli ha sparato un colpo in pieno viso. Alina è in viaggio. Dorme. Sogna. Sente delle mani sconosciute che le frugano dentro, fino all'anima. Si sveglia madida di sudore. Si guarda attorno, capisce dov'è ed un sorriso dolcissimo le sboccia sul volto. Stringe il libro di fiabe e si riaddormenta, confusa tra sogno e realtà.
Eliana Eluz Polizzi
domenica 23 gennaio 2011
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