Provo sempre uno strana sensazione,come di "sacrilegio",quando Barnie osa tanto.Per rimediare posto
una parte del " Terzo Canto dell'Inferno".Sorrido pensando a me ragazzino fuggire dalle lezioni di storia,
di italiano ,per non parlare della matematica che era veramente "arabo stretto"..insomma non ero tra i primi...non ero neanche una capra..una via di mezzo...dico questo per sottolineare quanto si è stupidi
,a volte ,da ragazzi .Ora ,come molti,dopo le" letture di Benigni"ne sono rimasto incantato e capisco la grandezza e la forza di questo immenso poeta.
INFERNO
Canto terzo
"Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore: fecemi la divina podestate, la somma sapienza e ’l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate". Queste parole di colore oscuro vid’io scritte al sommo d’una porta; per ch’io: «Maestro, il senso lor m’è duro». Ed elli a me, come persona accorta: «Qui si convien lasciare ogne sospetto; ogne viltà convien che qui sia morta. Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ho detto che tu vedrai le genti dolorose c’hanno perduto il ben de l’intelletto». E poi che la sua mano a la mia puose con lieto volto, ond’io mi confortai, mi mise dentro a le segrete cose. |
L'ho studiato al liceo, facendo una fatica pazzesca. Poi,diventato grandicello, l'ho ripreso in mano e mi ha conquistato come fosse un thriller.Non solo geniale, ma attualissimo.
RispondiEliminaSi,questo suo essere così attuale lo rende ancora più affascinante.Geniale!
EliminaDavvero "sacrilego" ma bellissimo...poi l'oca che contempla è geniale!
RispondiEliminaNon essendo una creativa resto sempre affascinata dalla tua brillante originalità! tdf
Non sarai creativa(ti ricordo che tutti lo siamo...)ma cogli degli aspetti essenziali,come nel precedente commento...L'oca comincia a venirmi bene.
EliminaCiao T.:)
Quando l'ho studiato al liceo, mi prendeva di brutto..ma mi perdevo sempre qualcosa per strada..in età adulta, l'ho riletto con molta più attenzione e consapevolezza..opera meravigliosa...
RispondiEliminaBellissimo il tuo disegno :)
Io parlavo delle medie,perchè al liceo artistico le materie umanistiche erano,chissà perchè,considerate marginali...figurati che i geni del ministero dell'istruzione non prevedevano per "noi" filosofia,lingue straniere etc.
EliminaIn pratica non mi è servito a niente,4 anni persi...sono uscito che disegnavo decisamente peggio...
Ciao :)
Non credo siano stati persi. Con la netta percezione del vuoto data dal mancato studio di quelle materie la tua consapevolezza ha scoperto e reso definitiva e voluta la necessita, che in alcuni casi e' urgenza ( il tutto reso ancora piu evidente dalla grazia filosofica nel tratto deciso dei tuoi fume-istantanee) di bere dal calice della conoscenza. Per dire che senza quel vuoto non avresti desiderato il pieno!
EliminaFG
Le persone "intelligenti" si riconoscono a "distanza" e ti fanno sentire meno "solo"...( giuro su..Barnie che non c'è nessun intento "paraculistico"),sono d'accordo su quello che dici..è andata proprio così...:)
EliminaChi fa da se' fa per tre!
RispondiEliminaScusa la banalità, ma a chi ha un senso artistico innato,come te, un liceo ha poco da insegnare.
Cristiana
Ciao Cristiana,vale anche per te quello che ho appena scritto a FG...è così..
EliminaGrazie :)
Vorrei "seguirti",ma credo che non hai un blog...
Secondo me non è tanto il fatto di essere stupidi, è soltanto che certe cose vanno fatte al momento giusto e soprattutto per scelta e non per obbligo. Penso sia normale che a un ragazzo/a di 14 anni non gliene freghi molto di Dante (almeno per me era così!) e comunque non capisca la profondità e la complessità di un'opera del genere . Poi magari non gliene fregherà niente nemmeno quando ne avrà 40, ma almeno se vorrà leggersi la Divina Commedia lo farà per sua scelta!
RispondiEliminaHo buttato lì delle riflessioni che voi avete saputo "spiegare" più chiaramente...infatti intendevo una "stupidità amabile",figlia di quella ribellione alle cose forzate,imposte, tipica dell'età sopratutto in quegli anni..
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